Il metodo scientifico

Il metodo scientifico è un approccio alla ricerca della conoscenza che implica la formazione e la messa alla prova (test) di un’ipotesi. Questa metodologia viene utilizzata per rispondere a domande in una vasta gamma di discipline, anche al di fuori della scienza. Il metodo scientifico fornisce un modo logico e sistematico di rispondere alle domande e rimuove la soggettività, richiedendo che ogni risposta sia autenticata con prove oggettive che possono essere riprodotte.

Non esiste un modo corretto per elencare i passaggi nel metodo scientifico. Indipendentemente da come sono documentati i passaggi, l’obiettivo del metodo scientifico è raccogliere dati che convalideranno o invalideranno una ipotesi, in pratica una relazione causa-effetto. Il metodo scientifico viene spesso condotto in modo lineare, ma l’approccio può anche essere ciclico, perché una volta raggiunta una conclusione, il risultato solleva spesso più domande di prima.

Ecco un esempio di come i passi nel metodo scientifico possono venire schematizzati: 1-Fai una osservazione; 2-Fai una domanda; 3-Raccogli informazioni di base; 4-Crea un’ipotesi; 5-Crea un esperimento per testare l’ipotesi; 6-Analizza i risultati dell’esperimento; 7-Trai una conclusione; 8-Condividi la conclusione; 9-Decidi quale domanda (se presente) dovrebbe essere posta successivamente.

Nel metodo scientifico, quindi, un esperimento è una procedura empirica che mette alla prova modelli o ipotesi concorrenti elaborati dagli scienziati. Un esperimento di solito verifica un’ipotesi, che è un’aspettativa su come funziona un particolare processo o fenomeno. I ricercatori usano la sperimentazione anche per testare le teorie esistenti o nuove ipotesi per supportarle o confutarle.

Un esperimento che segue il metodo scientifico presenterà una variabile indipendente e una variabile dipendente. La variabile indipendente è l’unico fattore che viene modificato tra test o gruppi e la variabile dipendente è ciò che cambia di conseguenza. All’apparenza è tutto semplice, ma vi sono degli errori comuni da evitare quando si utilizza il metodo scientifico, e che occorre tenere ben presenti.

Uno degli errori più comuni consiste nel permettere che vi sia pregiudizio nei confronti dell’ipotesi. Formare un’ipotesi è un passo importante, ma l’obiettivo del metodo scientifico non è necessariamente quello di dimostrare che l’ipotesi è corretta; lo scopo è imparare dall’esperimento. Ciò significa che la persona che pone la domanda deve fare attenzione a non scontare i dati contrari all’ipotesi.

Un altro errore comune è non tener conto dell’errore sistematico nell’esperimento. È praticamente impossibile controllare ogni variabile indipendente in un esperimento, specie quelli causati dall’errore umano. Questo è il motivo per cui gli esperimenti vengono ripetuti molte volte, ma è ancora possibile che gli errori influenzino l’analisi dei dati e le conclusioni se non sono previsti o tenuti sotto osservazione.

Infine, quando si analizzano i dati, un errore comune è credere che la correlazione implichi una causalità. Molti test statistici calcolano le correlazioni tra le variabili e quando due variabili vengono trovate correlate, si è tentati di supporre che ciò mostri che una variabile provoca l’altra, ma in realtà questo non significa necessariamente che una cosa stia effettivamente causando l’altra.

Ad esempio, se il consumo di cioccolato di un paese è in correlazione con il numero di premi Nobel, sarebbe errato presumere che mangiare cioccolato aumenti le probabilità di un individuo di vincere un premio Nobel. Più probabilmente, la correlazione indica semplicemente che sia l’istruzione che il cioccolato sono accessibili alla maggior parte della popolazione del paese.