Come tenere un quaderno di laboratorio

Il cosiddetto “quaderno di laboratorio” (o lab book, in inglese) è la registrazione di ciò che avviene ed è avvenuto in laboratorio. Un quaderno di laboratorio dovrebbe avere un’organizzazione percepibile. La struttura esatta dipende dal tipo di esperimento in corso. Ma tutti i buoni quaderni di laboratorio hanno una cosa in comune: la capacità di fornire informazioni dopo l’esperimento. Essere in grado di recuperare informazioni da un quaderno di laboratorio è il segno di un quaderno di successo.

Quando inizi un esperimento, potresti essere desideroso di iniziare a prendere i dati immediatamente. Resisti a questa tentazione, in quanto conduce a pensieri disorganizzati e ad un quaderno di laboratorio disorganizzato. In primo luogo, organizza i tuoi pensieri nel tuo quaderno. Progetta l’esperimento prima di prendere le misure. Non essere sorpreso se, via via che l’esperimento progredisce, il corso della procedura deve essere modificato dopo aver acquisito nuove conoscenze.

Sottolinea i titoli delle sezioni in modo che si possano distinguere da parte del lettore. Tutte le sezioni del tuo quaderno di laboratorio dovrebbero essere chiaramente intitolate e organizzate. Un buon quaderno di laboratorio rappresenta il flusso del tuo lavoro come in realtà si verifica prima, durante e dopo l’esperimento. Di seguito sono elencate le sezioni standard di un tipico quaderno di laboratorio:

Scopo o Obiettivo: Ogni esperimento cerca di realizzare qualcosa. Indica chiaramente il tuo obiettivo. Proclama le tue aspettative.

Lista delle attrezzature: Registra una lista delle attrezzature utilizzate. Annota il numero di serie, il modello e la marca dell’attrezzatura, in modo da poter usare la stessa attrezzatura se è necessario ripetere l’esperimento o acquisire dati aggiuntivi.

Introduzione: Presenta informazioni storiche e di background rilevanti. Motiva adeguatamente la necessità dell’esperimento e accenna a ciò che c’è già in letteratura.

Teoria: Ricava le equazioni pertinenti e spiega i concetti rilevanti. Usa i diagrammi il più possibile. Sviluppala base per la tua analisi degli errori qui.

Procedura: Discuti il piano per l’esecuzione dell’esperimento. Non descrivere l’attrezzatura dell’intero laboratorio. Butta giù il tuo piano sperimentale. Prendi le misure in modo lineare e graduale. Questa sezione descrive in dettaglio la procedura per eseguire l’esperimento in modo tale che tu o chiunque altro possa ricreare il setup e la procedura sperimentale esattamente come sono stati eseguiti. Se decidi di cambiare la procedura mentre l’esperimento avanza, assicurati che il cambiamento sia etichettato come una procedura, per cui torna nel tuo quaderno alla sezione “procedura” originale ed etichetta chiaramente i riferimenti alle pagine del cambiamento. Disegna dei diagrammi con opportune etichette per illustrare come viene installata l’attrezzatura e come viene utilizzata.

Dati: Registra tutte le tue misure in modo chiaro e leggibile. Usa un modulo “tabella” per facilitare la lettura.

Calcoli: Mostra un “esempio di calcolo” in dettaglio, quindi scrivi solo i risultati di altri calcoli simili in forma di tabella. Esegui i calcoli degli errori sperimentali qui.

Risultati: Mostra i risultati numerici finali rilevanti. Collocando i valori importanti in un riquadro permetterai a chiunque un rapido accesso ai tuoi calcoli finali.

Grafici: Disegna i tuoi grafici mentre i dati vengono presi, punto per punto, in modo da poter misurare gli errori e che eventuali errori commessi siano facilmente rilevabili prima di interrompere l’acquisizione dei dati. Per grafici di migliore qualità disegnati dopo l’acquisizione dei dati, usa un computer, se disponibile. Tutti i grafici di qualità disegnati a mano dovrebbero occupare almeno la metà di una pagina intera. Crea i tuoi punti-dati con una matita appuntita. Mai “connettere i punti” sul tuo grafico con una linea che va da un punto al successivo: disegna una linea di adattamento “a occhio” attraverso i punti-dati usando un righello se è prevista esistere una relazione lineare. Ricorda che la cosiddetta linea o curva di “best fit” attraverso i punti-dati potrebbe non intersecare nemmeno un punto-dato.