Come captare i segnali Wi-Fi del vicinato

Supponiamo che vogliate captare il segnale Wi-Fi da un hotspot lontano. Il vostro computer capta un segnale, ma è troppo debole per poterlo usare. Come aumentrarne la potenza e magari captare il segnale Wi-Fi di altri router della zona, come quelli dei vicini? Naturalmente, se l’hotspot non è “free”, craccarlo o usare la banda altrui è vietato dalla legge. D’altra parte, è statisticamente dimostrato che alcune persone hanno la propria connessione Internet non protetta. Ed anche solo captare, con apposite antenne direttive, sorgenti Wi-Fi lontane protette è divertente e ci insegna molto su tali antenne.

Vi sono vari motivi per voler captare bene un segnale Wi-Fi lontano. Uno dei più comuni è che a casa non avete una connessione Internet efficiente, oppure non l’avete affatto. O, ancora, siete fuori casa e volete collegarvi al router Wi-Fi di un utente di “Fon”, la comunità wireless che permette di avere un accesso a Internet ovunque nel mondo sia disponibile un altro “Fonero”, ovvero un utente della comunità Fon (ogni utente della comunità, infatti, condivide la propria connessione ADSL).

Ma potreste anche volervi metter d’accordo con un vicino che ha un router Wi-Fi per la fibra ottica (fino all’armadio) – e che dunque potrebbe avere una velocità di download (misurabile con uno speed-test online) di 50 Mb/s – per usare una parte della sua banda, considerato che una connessione ADSL in Italia ha tipicamente una velocità di download di soli 3 Mb/s. Anche se, probabilmente, il suo contratto di servizio a banda larga vieta la condivisione di un servizio tra due proprietà separate.

Come individuare le reti Wi-Fi “aperte”

Il metodo migliore per trovare un sistema wireless nella propria zona – fra i quali ve ne può essere qualcuno gratuito – è quello di trattare il proprio computer (desktop o laptop che sia) come un telefono cellulare. Dato che i segnali del Wi-Fi e del cellulare viaggiano su frequenze radio simili, gli stessi trucchi che usi per ottenere una migliore connessione telefonica potrebbero funzionare sul tuo computer.

Uno dei migliori scanner Wi-Fi che permettono di individuare anche le reti “nascoste”, come ad esempio quella mostrata nella prima riga della figura (senza SSID).

Ad esempio, siediti vicino a una finestra, poiché i segnali Wi-Fi viaggiano meglio attraverso il vetro che attraverso pareti solide. Stai lontano dagli oggetti di metallo. Presta particolare attenzione all’orientamento del tuo laptop: la rotazione di pochi gradi potrebbe aiutarti a rilevare una rete che non avresti potuto vedere prima. Solleva il tuo laptop sopra la testa, appoggialo sul pavimento, inclinalo di lato mentre lo appoggi sul davanzale della finestra, e controlla se e quali sorgenti Wi-Fi appaiono.

Se vivi in ​​centro o in un sobborgo in cui le case sono vicine, alcuni minuti di questa “ginnastica” con il portatile probabilmente riveleranno diverse reti Wi-Fi. Alcune saranno probabilmente reti non protette da password. Cerca nomi come “linksys”, “Wireless”, “NETGEAR”, “belkin54g” e “Apple Network 0273df”. Questi sono i nomi di rete predefiniti per i router wireless più popolari. Se il proprietario della rete non ha cambiato tale nome, è un buon indizio che forse non avrà neanche una password.

Se ti viene richiesta una password, prova “pubblico”: è l’impostazione predefinita su molte unità di Apple. Puoi anche provare password comuni come “admin”, “password” e “1234”, o semplicemente dare un’occhiata agli elenchi completo di password predefinite che trovi online. Dovresti anche provare a usare il nome della rete nello spazio della password. Una password generica potrebbe significare che il proprietario della rete non aveva il buonsenso di scegliere qualcosa di meno ovvio.

Le password di default di alcuni router piuttosto comuni.

Puoi dire che sei entrato con successo in una rete wireless quando l’indirizzo IP del tuo laptop cambia allorquando viene assegnato un numero locale dal router della rete. Per vederlo accadere su un qualasiai personal computer IBM-compatibile, mantieni aperto il pannello di controllo della rete in Windows. Se, invece, hai un computer desktop o notebook Apple, guarda la sezione “Network” in Preferenze di Sistema. Se, infine, stai usando Linux, non ho bisogno di dirti dove cercare.

Una volta che il tuo laptop ha un indirizzo IP, il tuo prossimo ostacolo è far funzionare il DNS. DNS è l’acronimo di Domain Name Service: è ciò che traduce domini Internet come “slate.com” in indirizzi IP come 207.46.141.216. Sulla maggior parte delle reti, il DNS funziona automaticamente. Ma se ottieni un errore del browser come “Impossibile trovare il server”, torna ai menu della tua rete e configura il tuo laptop per utilizzare un DNS pubblico: ad esempio, quello di Google (8.8.8.8 oppure 8.8.4.4).

Come cambiare i settaggi del DNS sul sistema operativo Windows 10.

Una volta che il DNS sta funzionando, dovresti essere pronto a usare la connessione per le tue necessità che non usano troppa banda. Sebbene dovresti essere in grado di navigare sul Web senza problemi, potresti avere problemi nell’invio di posta da Outlook o da altri programmi desktop a causa delle restrizioni sull’instradamento della posta che sono state impostate per bloccare gli spammer. Se hai dei problemi, usa semplicemente un servizio di posta basato sul Web come Hotmail o Gmail.

Aspetti legali e connessioni Wi-Fi protette

Negli Stati Uniti non esistono leggi federali o statali che rendono illegale l’accesso a una rete Wi-Fi aperta. Infatti, utilizzare la connessione di qualcuno altro che si è dimenticato di proteggerla per controllare la tua posta elettronica non è come hackerare il suo conto in banca. È un po’ come se tu prendessi in prestito una tazza di zucchero, a meno che tu non gli riduci la larghezza di banda guardando un sacco di video in streaming, che è invece come dirottare un intero camion di zucchero.

Alla fine, è il fornitore di servizi Internet (ISP) del tuo vicino, non il tuo vicino, che pagherà per il traffico aggiunto e il provider ha già preso in considerazione una piccola quantità di condivisione della linea (il cosiddetto line-sharing) nel suo piano prezzi. È vero anche, però, che la tua navigazione potrebbe causare l’interruzione del contratto di servizio alle altre persone, poiché molti fornitori di servizi a banda larga vietano specificamente ai clienti domestici di condividere una connessione.

Tieni presente che i vicini potrebbero non essere entusiasti di condividere la linea. Anche i vicini che sono felici di condividere possono vederti in una luce diversa se controllano i log degli URL del loro router e trovano qualche centinaia di visite su siti porno. Sebbene la tua navigazione apparirà sotto un indirizzo anonimo, la breve distanza del Wi-Fi significa che saranno in grado di capire che uno dei proprietari di un computer a meno di 300 metri dal loro salotto ha usato la loro connessione.

Dal momento che tutti non sono così desiderosi di condividere la loro rete Wi-Fi, è giusto spiegare che esiste un modo incredibilmente semplice per tenere i vicini e gli smanettoni fuori dalla rete. Tutto quello che devi fare è impostare una password che non sia ovvia come “1234”. E c’è un elenco di misure di sicurezza Wi-Fi che puoi implementare per bloccare le tipiche persone che nella vita reale cercano un segnale wireless utilizzabile: chi è in attesa dell’allacciamento a Internet.

Un esempio di password Wi-Fi piuttosto sicura.

Esistono alcune leggi utilizzabili per addebitare l’uso non autorizzato della connessione Wi-Fi, ma alcune fonti legali affermano che, poiché ci sono così tante reti lasciate aperte al pubblico di proposito, sarebbe difficile per un individuo sostenere dal punto di vista legale che il loro intento era di tenere tutti fuori dalla propria rete se questa non è protetta da password. Pertanto, se ti limiti a navigare sul web in reti non protette e non sui PC di altre persone, probabilmente sarai al sicuro dall’accusa.

Ben diverso è il discorso, invece, se uno si intrufola nelle reti domestiche dei propri vicini violando con cosiddetti “metodi di forza bruta” le password a protezione della loro connessione Internet Wi-Fi. Dato che lo scopo di questo articolo NON è quello di “craccare” le password di reti protette, chi è interessato al tema può trovare facilmente sul web numerosi articoli, come ad esempio How to Hack Wi-Fi Passwords, pubblicato sulla versione online della famosa rivista PC Magazine.

Ad ogni modo, le reti wireless funzionano su molti standard. L’802.11g è piuttosto popolare, ma offre una velocità inferiore rispetto ad altre connessioni perché è caratterizzato da una larghezza di banda ridotta. Uno standard più recente è l’802.11n, che ora sta rapidamente sostituendo gli standard precedenti ed offre velocità più elevate e maggiore copertura. Pertanto, conviene connettersi solo alle reti vicine che operano con questo standard, se anche il tuo dispositivo è nuovo e lo supporta.

Il tuo sistema operativo può mostrare un elenco che comprende tutte le connessioni wireless nelle aree circostanti e indica i canali su cui le reti stanno comunicando. Se si utilizza Windows, è possibile accedere a questo elenco premendo il tasto Windows e digitando “prompt dei comandi” per accedere al Prompt dei Comandi e poi digitare “netsh wlan show all” nella finestra del prompt dei comandi. Studiate l’elenco e connettetevi alla rete che opera sul canale usato dal minor numero di reti.

Le informazioni sulle connessioni wireless del proprio vicinato fornibili da Windows.

Il Wi-Fi utilizza solo un intervallo di frequenze wireless specifiche. Anche molti altri dispositivi e apparecchi utilizzano la stessa gamma di frequenze, persino il tuo forno a microonde, i telefoni cordless ed i dispositivi Bluetooth. Ciò aumenta l’interferenza con i segnali Wi-Fi e la tua esperienza su Internet può non essere buona. La soluzione? Puoi verificare facilmente se si verificano interferenze o meno. Infatti, esiste un’app per questo. Dopodiché, scegli il canale e il luogo in cui si verifica la minima interferenza.

Se il tuo dispositivo è di ultima generazione – o comunque recente – dovrebbe anche essere possibile modificare le impostazioni wireless per ottenere prestazioni ottimali. In generale, il Wi-Fi utilizza la frequenza a 2,4 GHz, che è molto usata, quindi le sue prestazioni possono essere guastate da interferenze e rumore. Puoi cambiare le tue impostazioni a 5 GHz se una rete di questa frequenza è disponibile nella tua zona. Questa frequenza è usata meno, così puoi ottenere prestazioni migliori.

L’utilizzo di una “cantenna” autocostruita

La soluzione più diffusa per captare segnali Wi-Fi da router lontani è quella di utilizzare una “cantenna”. Sono economiche e possono essere facilmente realizzate utilizzando materiali domestici, oppure è possibile acquistarne su Internet di già fatte. Quello che fondamentalmente fa una cantenna è trasformare l’antenna Wi-Fi omnidirezionale di un comune adattatore Wi-Fi USB (o PCI) in un’antenna direzionale, cioè che aumenta l’intensità del segnale nella direzione in cui viene puntata.

Una semplice cantenna (a sinistra) e vari adattatori Wi-Fi USB (a destra). Puoi trovare una vasta scelta di adattatori Wi-Fi USB cliccando qui.

Una cantenna (parola che unisce le parole inglesi “can”, ovvero lattina, barattolo, e “antenna”) è, in pratica, un’antenna direzionale fatta in casa che nella sua forma più semplice è costituita da una lattina di metallo aperta, ed è in genere utilizzata per aumentare la portata di una rete Wi-Fi o per captarne il segnale da grande distanza o quando è attenuato da ostacoli. Naturalmente, al posto della lattina di metallo possiamo usare anche un barattolo di plastica ricoperto all’interno di carta stagnola.

Sebbene alcuni design di cantenna siano basati sul barattolo di patatine Pringles, in realtà questo tubo è troppo stretto per aumentare il segnale a 2,4 GHz di una quantità utile, mentre per i segnali a 5 GHz sarebbe della misura giusta. Tuttavia, una cantenna può essere prodotta da varie lattine o tubi di diametro appropriato: ad es., per i normali segnali Wi-Fi a 2,4 GHz si può usare come cantenna una lattina grande di pelati. Alcuni design includono una montatura polare per orientare la cantenna.

Una cantenna usata per aumentare la portata di una rete Wi-Fi interna.

Naturalmente, il cavo che porta il segnale dall’adattatore Wi-Fi USB (o PCI) al computer dovrebbe sempre essere un cavo coassiale con un conduttore interno e uno schermo esterno intrecciato, mentre una copertura di plastica ricopre il cavo. Questo particolare tipo di cavo viene spesso utilizzato per i dispositivi Wi-Fi a causa delle sue dimensioni ridotte e delle perdite RF relativamente basse. Ovviamente, il cavo schermato deve essere collegato al cavo di massa della porta USB (o PCI)

A 2,4 GHz, tuttavia, possono verificarsi delle perdite se il cavo che va dalla cantenna al circuito Wi-Fi è troppo lungo. Una cantenna più efficiente può essere realizzata riducendo al minimo questa lunghezza o collegando la cantenna direttamente al circuiti Wi-Fi. Il design minuscolo delle cantenne più semplici le rende ideali per applicazioni mobili. Le cantenne possono essere utilizzate anche per aumentare la portata del telefono cellulare, migliorarne la ricezione e ridurre il rumore.

Una cantenna può essere utilizzata pure con altri dispositivi RF, come ad esempio le telecamere di sicurezza wireless. Ma, soprattutto, una cantenna può essere utilizzata come “corno” – o ricevitore (feed) – di una parabola satellitare. Le dimensioni della cantenna a 5,5 GHz (quella ricavata tagliando un tubo di Pringles) sono quasi perfette in quanto si adattano bene alla parabola satellitare TV standard. L’installazione risultante è un’antenna ad alto guadagno di alta qualità a basso costo.

Una cantenna a 5,5 GHz realizzata con una comune parabola satellitare. L’antenna risultante ha circa 22 db di guadagno ed è connessa a un cavo coassiale da 50 ohm.

Per una cantenna a 2,4 GHz, invece, sarà opportuno usare una parabola alquanto più grande e usare come ricevitore il già citato barattolo grande di pomodori pelati. Infatti, il diametro di un simile barattolo è molto vicino alla lunghezza fisica che gli permette di risuonare sulla lunghezza d’onda che vogliamo ricevere (o trasmettere): in pratica, la larghezza in metri è data da 300 / frequenza (in MHz), perciò per le microonde (2,45 GHz) essa è pari a 300 / 2450 = 0,122 m, ovvero 12,2 cm.

La banda a 2,4 GHz, infatti, si estende da circa 2,4 GHz a 2,5 GHz; quindi, il centro approssimativo della banda è 2,45 GHz, ed è dunque questa la frequenza che viene utilizzata per i calcoli. In realtà, esistono cinque diverse bande utilizzate per le trasmissioni Wi-Fi: 2,4 GHz, 3,6 GHz, 4,9 GHz, 5 GHz e 5,9 GHz. Il modo in cui vengono utilizzate le bande varia da un Paese all’altro. La più usata è la banda a 2,4 GHz seguita da quella a 5 GHz, ma i princìpi generali sono applicabili a tutte le bande.

Questa cantenna è molto direzionale. Pertanto devi allinearla molto precisamente, altrimenti perderai molto segnale.

Tipicamente, in Italia i router domestici hanno una potenza di uscita pari a 100 mW, che aumenta fino a 200 mW se utilizzano le piccole antenne trasmittenti da 3 dB. Ma la sensibilità dell’antenna ricevente aumenta con l’apertura della parabola, dunque non c’è da meravigliarsi che con parabole piuttosto grandi si possano captare segnali Wi-Fi da1 km di distanza e anche oltre. Tali sistemi sono perciò ampiamente utilizzati nelle reti di comunità wireless per i collegamenti Wi-Fi a lunga distanza.

Poni l’antennina dell’adattatore Wi-Fi USB su un lato del barattolo della cantenna, e non proprio in fondo. Usa dei software (ad es. NetStumbler o Vistumbler se usi Windows) per analizzare le reti Wi-Fi captate e monitorare la potenza del loro segnale. Regola la tua cantenna fino ad ottenere il livello di segnale che ti serve. Tienila ad una certa distanza da terra per evitare interferenze da riflessi. Se usi una parabola auto-costruita, assicurati che abbia la giusta curvatura per dirigere il segnale nel fuoco.

La posizione ideale del cavo o dell’antenna Wi-Fi all’interno della cantenna.

Online vi sono dei calcolatori che calcolano la distanza esatta dal fondo del barattolo alla quale va posta l’antenna dell’adattatore Wi-Fi USB (per le lattine grandi di pelati questa distanza è circa 1/4 della lunghezza totale del barattolo). In tal modo si può amplificare il segnale Wi-Fi da 5 dB a 22 dB (con la parabola). È anche una buona idea mettere un foro di gocciolamento nel punto più basso della lattina perché l’acqua non si accumuli all’interno, dato che l’antenna sarà posta all’esterno.

Una lattina più lunga aumenterà la portata, ma diminuirà l’angolazione del segnale, cioè sarà più direttiva. Ciò può essere utile per eliminare le interferenze, ma richiederà un puntamento più preciso. In particolare, una lunghezza compresa fra 15 e 25 cm aumenterà la potenza del segnale. Se devi usare l’antenna ad es. in trasmissione, anziché usare l’adattatore Wi-Fi USB devi collegare il cavo coassiale a un filo di rame che sporgerà lateralmente dentro la lattina a una certa distanza dal suo fondo chiuso.

Il filo conduttore che sporge dentro la lattina di una cantenna.

Vuoi che l’antenna con la quale stai comunicando sia allineata con la tua. Se sei certo della polarizzazione di cui avrai bisogno, monta la lattina in modo da ottenere quella polarizzazione. Se non conosci la polarizzazione, puoi prima montare la lattina e poi sperimentare per ottenere la massima potenza del segnale ruotando il barattolo intorno al suo asse. La maggior parte delle antenne trasmittenti dei router utilizzano la polarizzazione verticale quindi essa è quella più probabile.

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